È il tipo di energia che si origina sfruttando il movimento di grandi masse di acqua in caduta o la velocità di una corrente d’acqua (corso di fiumi e di laghi). In tali situazioni l’acqua produce energia cinetica che, grazie ad una turbina e ad un alternatore, viene poi trasformata in energia elettrica.
Gli impianti idroelettrici possono essere:
ad acqua fluente
impianti idroelettrici posizionati sul corso d’acqua;
a bacino
l’acqua è raccolta in un bacino grazie a un’opera di sbarramento o diga;
ad accumulo
l’acqua viene portata in quota per mezzo di pompe.
Gli impianti idroelettrici, accumulando l’acqua, permettono di avere una riserva di energia utilizzabile nei momenti di forte richiesta energetica, ed entro pochi minuti possono entrare in esercizio su necessità della rete elettrica. La costruzione di centrali idroelettriche, con la creazione di grandi invasi o laghi, favorisce lo sviluppo di attività turistiche e produttive, favorisce la regolazione del flusso delle acque con irrigazione delle coltivazione ed offre la possibilità di accumulare l’acqua e di modularne la restituzione sull’alveo del fiume a valle, evitando così i fenomeni alluvionali. Nell’ultimo decennio si stanno sviluppando impianti micro-idroelettrici. È il caso dell’utilizzo di alti d’acqua degli acquedotti, di turbine di pochi Kw posizionate sui torrenti di montagna, sui canali di bonifica o canali irrigui.