Biomassa

È la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall’agricoltura e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, compresa la pesca e l’acquacoltura, gli sfalci e le potature provenienti dal verde urbano, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani.

Le biomasse possono essere utilizzate per alimentare impianti che generano solo energia termica, solo energia elettrica, o entrambe le forme di energia contemporaneamente. Quest’ultimo uso, detto cogenerazione, qualora possibile, è quello più efficiente.

A seconda della tecnologia e degli usi finali dell’energia prodotta (termici e/o elettrici), è possibile scegliere tra una pluralità di soluzioni impiantistiche.

Esse comprendono impianti alimentati:

img fogliada biomasse solide come legna da ardere, pellet o cippato.

img fogliada biomasse liquide come il biodisel

img fogliada biomasse gassose come il biogas prodotto ad esempio dai reflui zootecnici

Tali tecnologie hanno una completa assenza di emissione in atmosfera di sostanze inquinanti o di gas serra.
La durata media dei pannelli fotovoltaici è di circa 25-30 anni, quella dei collettori termici è di circa 10-15 anni.
Gli impianti solari fotovoltaici e termici sono strutturalmente semplici, con bassissima necessità di manutenzione e hanno un’estrema modularità, perciò possono essere realizzati in diverse dimensioni e potenze in funzione delle differenti esigenze.

Inoltre possono essere installati in zone urbane, agricole e montane e sono di facile integrazione in abitazioni ed edifici in modo non invasivo, sfruttando spazi e strutture normalmente non utilizzati quali tetti, tettoie, pensiline o facciate.

Biogas

Con tale termine si indica il gas, composto principalmente da metano e anidride carbonica, prodotto dalla fermentazione batterica di sostanze organiche, come ad esempio i prodotti e i residui agricoli, liquami zootecnici, fanghi di depurazione, scarti dell’agro-industria o la frazione organica dei rifiuti urbani. Il gas prodotto da tale fermentazione può essere utilizzato per la produzione di energia elettrica e termica. La prima viene ceduta alla rete pubblica, il calore, invece, viene riutilizzato in parte per il processo di fermentazione, in parte per il teleriscaldamento di stalle, serre, uffici e abitazioni.

Alla fine del processo di fermentazione si ottiene il digestato, un materiale liquido, completamente inodore, ad altissimo valore agronomico, con caratteristiche migliorative rispetto al materiale di partenza. Il digestato subisce un processo di separazione solido/liquido. Il solido viene distribuito come fertilizzante nei campi o venduto ad utilizzatori specifici come gli orto-floricoltori, iI liquido subisce un trattamento biologico di abbattimento dell’azoto.

Il biogas è un’opportunità per produrre energia localmente e in modo sostenibile, migliorare l’impatto degli allevatori, diversificare il reddito delle aziende agricole, offrendo all’agricoltura la possibilità di un guadagno sicuro. Il biogas può essere anche strumento per nobilitare al ruolo di “risorsa” sottoprodotti dell’attività zootecnica e agricola e scarti dell’agro-industria difficili da riutilizzare altrimenti, e che si trasformano così in opportunità di ulteriore reddito e leva per un ambiente più salubre.